Le origini
di Spoleto, situata lungo le pendici
del colle Sant’Elia, risalgono alla fine dell’età del bronzo, come dimostrano
alcuni resti di necropoli, ritrovati nel perimetro della città. Nel V-IV secolo
a.C. gli Umbri occuparono il territorio, e la città diventò un Castrum (fortezza),con la costruzione
delle cosiddette mura ciclopiche,
composte da enormi massi di pietra calcarea di forma poligonale. Nel 241 a.C.
Spoleto diventò una colonia, ed essa fu eretta dai Romani, per meriti di
fedeltà, al rango di Municipium.
Infatti, Spoleto dimostrò fedeltà a Roma soprattutto durante la seconda guerra
punica, opponendosi con valore all’esercito cartaginese di Annibale, che avanzava verso Roma, dopo aver sconfitto i Romani
nella battaglia del Trasimeno. Infatti Cicerone definì “Spoletinam Coloniam in
primis firmam et inlustrem” [“ la colonia di Spoleto forte e illustre”]
(Severus Minervius).
Riguardo
all'etimologia di “Spoletium-Spoletum”, possiamo dire di essere in una
situazione di attesa. Cominciamo, per dovere di informazione, dall'ipotesi
proposta nel XVIII secolo da Severus
Minervius, il quale faceva derivare il nome della città dal termine latino Spolia: “ 'Spoletium' plures dici a
dividendi spoliis...” [“ Molti sostengono che il nome di Spoleto deriva dal fatto che essi si
dividevano le spoglie dei nemici in guerra”]. Oggi gli studiosi sembrano concordemente
orientati ad accettare l'ipotesi che Spoletium
abbia le sue radici nell'etrusco spur,
che significa appunto città. A.
Morigi, infatti, scrive: “[...] La tradizione antiquaria leggeva nel toponimo
la somma dei termini Greci Spao
(staccare) e lithos (pietra), per
rimarcare la forma di rupe staccata
dal retrostante Monteluco di Colle Sant'Elsa. Una seconda ipotesi potrebbe
coincidere con una radice etrusca Spur
e il corrispettivo locativo spur-ethi per sottolineare l'ambito urbano [...]” (A. Morigi).
I resti che
testimoniano la presenza romana nella città sono molti, come l’Arco di Druso e Germanico (23
a.C.), il Teatro Romano (I secolo
a.C.) e la casa di Vespasia Polla,
madre di Vespasiano. Nel IV a.C.
secolo Spoleto diventò sede episcopale,
come testimonia la basilica di San
Salvatore, una delle più antiche chiese della città. Dopo la caduta
dell’impero romano, i Longobardi
conquistarono Spoleto, che diventò
capitale di uno dei più vasti e potenti ducati dell'Italia mediana. Dopo
la dominazione Longobarda, il Ducato
passò ai Franchi, sotto il cui dominio iniziò un progressivo declino della
città.
Secondo la
tradizione, nel 1155 Spoleto fu distrutta da Federico Barbarossa. In età Comunale, la città fu contesa tra
l'Impero e la Chiesa, a cui andò soggetta sotto il papato di Innocenzo III nel 1198 e,
definitivamente, nel 1247. Nel corso di questo periodo di dominio dello Stato
della Chiesa, fu costruita una seconda e più ampia cinta muraria, entro la
quale si svilupparono le strutture urbane medioevali, che le diedero un aspetto
di rocca fortificata. Trasformatasi in Comune, Spoleto fu dilaniata al suo
interno dalle lotte fratricide tra Guelfi e Ghibellini, finché, con l'azione
decisa del Cardinale Albornoz, le
dispute furono sedate. Grazie al potente prelato, essa ebbe anche un notevole
incremento delle fortificazioni; infatti il Cardinale Egidio Albornoz incaricò Gattaponi, famoso ingegnere militare, di costruire la
cosiddetta Rocca di Albornoz, che
diventò la sede dei governatori della città.
Alla fine
del XV secolo, Spoleto fu governata da un famoso esponente della Potente
famiglia dei Borgia, Lucrezia
Borgia, figlia di Papa Alessandro VI
Borgia e sorella di Cesare Borgia,
figura fondamentale del Principe di Machiavelli. Nel corso del periodo
napoleonico, Spoleto fu sottratta al diretto dominio del Papa e governata come
una Repubblica strettamente legata ai Francesi, assumendo un ruolo di una certa
rilevanza, come capoluogo del Dipartimento del Trasimeno.
Dopo la
Restaurazione essa fu restituita allo Stato della Chiesa, fino al periodo
Risorgimentale, che vide la città molto impegnata nelle lotte per
l'Unificazione d'Italia. Essa, nel 1860 entrò quindi nel Regno d'Italia. Oggi
la città è un importante centro turistico, di alto valore culturale, aperta ad
iniziative che l'hanno fatta conoscere a livello internazionale.
Fonti:
A Morigi, Spoleto Romana: Topografia e Urbanistica,
Archaeopress, 2003, p. 6.
“Severi Minervii De Rebus Gestis atque Antiquiis
Monumentis Spoleti. De
Origine et nomine Spoletinae Urbis”, in Documenti
Storici Inediti, a cura di Achille Sansi, Foligno, 1879, p. 15.
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